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Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito alla riscoperta dei sapori autentici e genuini, quelli frutto di una coltivazione o di un allevamento biologico, nel rispetto dei tempi della natura.

Un tipo di allevamento che sembra riscuotere molto successo sul mercato è quello delle lumache

Perché l’allevamento di lumache quando, dopo un temporale, basta andare a fare una bella passeggiata e la “mangiata” è fatta?

Nessuno vuole togliere il piacere di andare per lumache, ma adesso è possibile scegliere anche quelle che sono nutrite in maniera naturale, senza concimi artificiali e contagiate da sostanze chimiche perse nei terreni.

Ma quante lumache servono per saziare un esigente estimatore che le adora cucinate con patate e peperoni o semplicemente in umido? Dicono siano ottime anche con il cuscus e comunque, credetemi, ne servono tante!

Note all’uomo fin dall’alba dei suoi giorni, basta collegarsi su internet per scoprire ricette, conoscere il loro apporto calorico o la quantità di grassi che contengono, per non parlare delle vitamine e di quel sano colesterolo che ci fa tanto bene, ma ciò che voglio fare, anche questa volta, è presentare una donna, dinamica ed energica che ad un certo punto, oltre al suo lavoro d’ufficio, sceglie le lumache e crea la sua piccola azienda cui dà il nome KoraK.

Mariella Costa su un terreno di circa 3000 mq ha creato l’habitat naturale per l’allevamento delle HELIX ASPERSA, lumache da gastronomia, meglio conosciute dalle nostre parti come “i barbaini”.



Mariella, cosa ti ha portato ad avviare un allevamento di lumache?



Diverse cose, ma soprattutto la mia storia. La mia famiglia non viene dalla campagna, ma ha sempre avuto un rapporto privilegiato con la terra. Fin da bambina, ogni volta che si andava in campagna era una festa.



Quando hai pensato per la prima volta alle lumache?

Quando qualche anno fa mi trovavo in un momento difficile della mia vita. Allora, accanto a me c’erano alcune persone care e una di loro, in modo particolare, mi ha suggerito l’ idea. In pratica si parlava di tutto, di chi già lo faceva, di come si faceva, di quanto sarebbe stato faticoso... si parlava anche del nome che ho poi dato all’azienda. KoraK è un suo suggerimento e significa: spirito guerriero!

L’allevamento delle lumache mi è sembrata un’idea innovativa che potevo realizzare facendo conciliare agevolmente con gli orari del mio lavoro. Naturalmente mi hanno aiutato anche tutte le esperienze lavorative fatte nel corso degli ultimi anni come l’associazione “Il posto che non c’era” e il bed&breakfast. “L’Orizzonte”.

Parlami dell’associazione “Il posto che non c’era”.

Eravamo un gruppo di donne, unite da amicizia e accomunate dalla passione per la nostra terra, le nostre bellezze naturali e le nostre tradizioni. Era un’associazione culturale di promozione del territorio che offriva ai turisti un pacchetto completo, dall’alloggio alle escursioni e naturalmente la degustazione dei piatti tipici locali.

In quel periodo abbiamo riscoperto Pantalica, la riserva di Vendicari, la zona del Castelluccio, Noto antica e le grotte di Rosolini grazie alla guida di un erborista netino che ci ha fatto percorre a piedi chilometri su chilometri facendoci conoscere la natura che ci circonda e i suoi mutamenti. Prendeva una pietra e ci raccontava la sua storia, del perché si trovava lì in quel momento e come ci era arrivata. Ci faceva vedere tutto quanto riuscendo ad incuriosirci sui piccoli e grandi tesori di cui siamo circondati e che spesso non riusciamo a notare. Ricordo anche che organizzavamo le serate a tema gastronomico. Il sabato sera, infatti, era uno dei momenti più apprezzati dai nostri turisti perché era dedicato ad un piatto tipico locale con il contorno di vino, olio e tutti quei cibi che fanno parte della nostra tradizione culinaria.

Che faticaccia, lavoravamo anche la notte, ma quanto divertimento.

Da come parli sembra che sia forte in te l’amore per il tuo paese.

Si, tanto. C’è stato un momento nella mia vita in cui ho, come tanti, avrei voluto andare via e lavorare in posti completamente diversi. Ma sul dunque ho deciso di restare, anzi è cresciuta in me la voglia di lavorare per questa terra meravigliosa. Gran parte delle mie attività, oltre alla possibilità di offrirmi un’ulteriore entrata economica, hanno sempre avuto alla base questo bisogno di conoscere, apprezzare e valorizzare il mio territorio.



E’ stato faticoso creare la tua azienda?

E’ stato molto faticoso. Si è preparato il terreno, coltivato le varie verdure, preparato i recinti che successivamente sono stati ricoperti con reti di vario tipo, si sono messi i paletti... ti assicuro che è stato un lavoro lungo e faticoso e che non finisce mai. Quando ho messo a dimora le lumache ho visto che per via dell’inverno mite, non sono andate neanche in letargo e mi sono meravigliata di quanto si siano riprodotte. Adesso mi sto occupando della promozione dell’azienda presentando Korak nelle sagre locali e nelle varie manifestazioni, sto prendendo contatti per la vendita all’ingrosso presso i rivenditori autorizzati e i ristoranti e naturalmente farò anche la vendita al dettaglio. Ora sono pronta a lanciare la mia azienda sul mercato.

Nella brochure che promuove la tua azienda trovo scritto: “Non è vero che la lumaca è lenta”. Cosa vuoi dire?

Non ho mai contato i passi della lumaca, ma dicono che percorra quattro metri al minuto. E’ nota come un animale lento e spesso quando si vuole apostrofare qualcuno gli si dice la solita frase: “sei lento come una lumaca”. Io invece non la vedo così. Le ho viste nascere e crescere e posso dire con certeza che la lumaca non è per niente lenta. Semplicemente ha i suoi tempi. Possiede una nozione del tempo molto diversa da quella dell’uomo. Chi come me la conosce bene sa che ha carattere, è tenace, non la ferma nessuno ed è capace di superare qualsiasi ostacolo. Davvero è uno spirito guerriero, sembra quasi ...

Sembra quasi che la tua lumaca abbia trovato il posto che non c’era?



Si, credo proprio di si.

C.DA COZZO ZARBI - NOTO, cell: 3333155475, email: info@korak
Korak Snails
Vini e Olio Nobile
Alla fine dell'800 la famiglia, con a capo il bisnonno Emanuele , si trasferisce da Ragusa, dove operava sempre nel ramo viniolo, a Rosolini. Compra un castello di epoca bizantina da dove, con la collaborazione di alcuni dei figli, riattiva un florido commercio in provincia di vino ed olio.

Intorno al 1918-20 nonno Francesco, incoraggiato dal lavoro e pensando sempre di ampliarsi, con sua grande maestria si trasferisce a Pachino "Terra di Vino" e fonda la "Vini Nobile" di Nobile Francesco, con sede in via Fiume, 39.

Costruisce locali per la lavorazione dell'uva e depositi, per essere sempre fornito di vari tipi di mosto e di vino così da soddisfare ogni richiesta sia dei rivenditori che dei privati.

Nel 1950 diventa ditta Franesco Nobile e Figli...

Nel 2001 Emanuele Nobile da vita al " Museo della lavorazione dell' uva", una raccolta di foto, strumenti ed attrezzi dell' antico mestiere, tra i più ricchi della Sicilia Orientale e riconosciuto dalla stessa Regione .

Il museo è visitabile presso la sede di Via Fiume, aperta al pubblico tutti i giorni.
Via Fiume, 39, tel: 0931 846167, cell: 329 4255031, fax: 0931 846167, email: vincenza.nobile@hotmail.it
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